In Veneto è il record di voucher

Il Veneto, secondo gli ultimi dati Inps, ha staccato oltre 3,7 milioni di voucher dal 2008 ad oggi superando Lombardia (3,2 milioni), Emilia Romagna (2,9) e Piemonte (2,9). Le regioni del Sud, come Campania e Puglia, sono ferme a qualche centinaia di migliaia di voucher venduti in quattro anni: un segno eloquente dell´estensione maggiore, in queste aree, del lavoro nero.

In Veneto, secondo i dati forniti dalla direzione dell´Inps e aggiornati a gennaio 2012, su 3,76 milioni venduti ben 2,5 milioni sono legati ad attività agricole non stagionali e stagionali (queste ultime possono essere svolte solo da casalinghe,studenti, pensionati, utilizzatori di contributi a sostegno del reddito e lavoratori part-time). Quello che risulta rilevante sottolineare però è che se a inizio 2009 i voucher erano ristretti al solo settore agricolo, adesso sono diverse le attività che ricorrono al dipendente occasionale utilizzando i voucher. A cominciare dalle imprese dei servizi e del commercio, settore quest’ultimo che nelle ultime settimane è ricorso a tale forma di assunzione anche per tenere aperti centri commerciali e negozi la domenica. Analizzando i dati spicca, inoltre, il mezzo milione di voucher utilizzato per lavori durante manifestazioni sportive o di solidarietà, a cui perfino gli enti pubblici ricorrono, e si rilevano tra le categorie utilizzatrici anche singole famiglie e privati che ricorrono ai voucher per lavori domestici, giardinaggio o “consegna porta a porta”.

Per quanto riguarda le diverse province, sono Verona e Treviso i leader con quasi 1 milione di voucher a testa: Vicenza segue a ruota con 627 mila buoni-lavoro acquistati.

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