L’economia del Veneto nel 2013

Il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia del Veneto fotografa nel complesso lo stato dell’economia regionale evidenziando anche per il 2013 un processo di stagnazione, seppure nell’ultima parte dell’anno si intravede qualche segnale di ripresa, grazie, soprattutto, alla domanda estera.

Se nel manifatturiero si può parlare di un’inversione di tendenza, confermata anche dai risultati del primo trimestre 2014, nelle costruzioni si rileva una dinamica ancora negativa sia nel comparto delle opere pubbliche, sia in quello privato, dove il calo degli investimenti è stato in parte attenuato dagli incentivi governativi alla riqualificazione abitativa.

La riduzione dei consumi delle famiglie ha penalizzato il settore dei servizi, in particolare il commercio, mentre il comparto turistico ha ristagnato: la debole crescita delle presenze dall’estero non ha compensato la marcata riduzione di quelle dei turisti italiani.

L’ occupazione ha registrato una diminuzione, in particolare tra i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, e il tasso di disoccupazione è aumentato, giungendo sui valori massimi degli ultimi venti anni. Il numero di procedure di crisi aziendale avviate è giunto sui livelli più elevati dal 2008 ed è aumentato il ricorso alla CIG straordinaria e alla mobilità, anche se negli ultimi mesi del 2013 il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è diminuito.

Rimane limitata la domanda di credito: i finanziamenti bancari alle imprese (sia a breve che a medio termine) sono diminuiti ed anche i prestiti alle famiglie sono calati sia per il finanziamento dei consumi che per l’acquisto della casa.

Per maggiori informazioni scarica il rapporto “L’economia del Veneto 2014

 

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