A marzo 2015 in Italia solo il 36,3% delle imprese è puntuale nei pagamenti. Secondo lo studio sui pagamenti di CRIBIS D&B a marzo 2015 il 48% delle aziende paga con 30 giorni al massimo di ritardo, mentre è stabile al 15,7% la quota di chi salda le fatture oltre un mese dopo la scadenza, valore quasi triplicato rispetto fine 2010 (+185,5%).
In base alla dimensione di impresa le aziende più affidabili sono quelle micro, con oltre il 37% che paga entro i termini previsti, ma allo stesso tempo presentano anche il dato più rilevante nei ritardi di oltre un mese (17,4%) con un incremento del 200% rispetto al 2010. Per le grandi imprese solo il 16,1% risulta virtuoso, ma i gravi ritardi risultano contenuti (8,4%). Situazione intermedia per le Pmi: percentuali di ritardi gravi del 10,1%, pagamenti regolari al 35,6%.
A livello territoriale, infine, il Nord-Est è la macro-area più puntuale, con il 45,6% di pagamenti regolari e solo l’8,8% di pagamenti oltre i 30 giorni, mentre le imprese meridionali mostrano le difficoltà più rilevanti: solo il 22,4% di pagatori regolari e ben il 27,3% in ritardo significativo. Il Nord-Ovest è pochi punti percentuali sotto le performance del Nord-Est: il 43% delle imprese è puntuale, il 10,1% paga con gravi ritardi. Più in difficoltà gli operatori nel Centro: la metà (50%) paga entro i 30 giorni, il 31,5% alla scadenza e il 18,5% oltre un mese. Tra le regioni, l’Emilia-Romagna si conferma un’eccellenza in tema di pagamenti commerciali con quasi la metà di imprese puntuali (46,6%). Seguono, staccate di pochissime lunghezze, Veneto con il 46,1% e Lombardia con il 46% di pagatori virtuosi
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