Le imprese del Veneto non usano i fondi UE

Per quanto riguarda il sistema di accesso diretto ai finanziamenti europei degli oltre 20 miliardi di euro gestiti direttamente nel 2012 dalla Commissione europea il ‘sistema Veneto’ (inteso come l’insieme dei soggetti pubblici e privati che operano nella regione) è riuscito ad aggiudicarsi quasi 60 milioni (solo 17 alle aziende), piazzandosi al 40° posto tra le 200 regioni dell’Europa e al 6° posto tra le 35 regioni dell’area omogenea, cioè comparabili al Veneto per condizioni demografiche e socioeconomiche.

Secondo il rapporto dell’osservatorio regionale  si tratta di un segnale della debolezza strutturale del sistema produttivo veneto, delle difficoltà a conoscere i bandi e le procedure europee e dell’impreparazione delle imprese che soffrono di carenza di capitale umano e di figure professionali specializzate nell’attrazione delle risorse messe a disposizione a livello europeo.

Il risultato migliora se si sposta l’attenzione sui soggetti pubblici che invece sono dotati di figure con competenze in questo ambito: è il caso dei quattro atenei veneti (Ca’ Foscari, lo Iuav, l’Università di Padova e quella di Verona), che sono riusciti, grazie soprattutto alla presenza di personale specializzato, a portare a casa 21 milioni di euro. La quota restante (22 milioni dei 60 reperiti) sono infine andati alle partecipate che dispongono di uffici in grado di monitorare e competere sui bandi di gara.

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