Secondo la classifica della Commissione Europea sui trasporti EU Transport Scoreboard l’Italia è agli ultimi posti per l’impiego di infrastrutture intermodali: si piazza, infatti, al 20° posto, dopo l’Ungheria e prima della Croazia.
L’obiettivo di questa analisi, effettuata per la prima volta, dalla UE è quello di dare un’istantanea della diversità delle performance degli Stati membri in materia di trasporti in tutta Europa e per aiutare gli Stati membri a identificare le carenze e definire le priorità per gli investimenti e le politiche. I punteggi vengono attribuiti in base alle modalità di trasporto (strada, ferrovia, vie d’acqua e aria) e alle seguenti variabili:
- Infrastrutture
- Impatto ambientale
- Regole del mercato interno
- Sicurezza
- Recepimento e violazioni delle leggi comunitarie
- Innovazione e ricerca
- Logistica
A penalizzare la classifica dell’Italia pesa l’uso quasi esclusivo del trasporto su gomma per le merci (oltre il 75% delle merci che si spostano via terra viene trasportato su gomma) e lo scarso impiego dei trasporti su rotaia (fra il 2008 e il 2012 il decremento del trasporto merci via ferrovia, secondo i dati di Fercargo, è stato nell’ordine del 40%, pari a 35 milioni di treni/km).
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