Una Macroregione “speciale”

Macroregione del Nord Est? La novità è che il contesto di riforma costituzionale imminente e la crisi del regionalismo nato nel 1970 si possono saldare in una riforma dall’alto. Il detonatore della proposta questa volta è il capogruppo del PD a Montecitorio, Ettore Rosato, triestino, persona con un riconosciuto profilo di assennatezza, misura e prudenza: qualità che scongiurano il rischio di una boutade tanto per fare. “Il Piccolo” del 22 Settembre riporta la sua proposta nei termini di un accoglimento del Veneto al rango delle specialità attuali di Trentino Alto Adige e di Friuli Venezia Giulia, un allineamento verso l’autonomia come condizione di una fusione delle tre distinte entità istituzionali. La macroregione scaturita da questo processo avrebbe le carte in regola per competere con Slovenia, Baviera e Croazia. Il tema “macroregione” affascina perché potrebbe farci prendere definitivamente atto che il lungo Dopoguerra 1945, con le Regioni pensate nel 1948 e attuate solo nel 1970, è effettivamente finito insieme a ciò che quell’epoca comportava: il Trentino era una delle zone più povere d’Italia e il Friuli Venezia Giulia era a ridosso del Grande Nemico, il blocco comunista.

Editoriale di Luca Romano, direttore di Local area Network, pubblicato su VeneziePost il 23 settembre 2015

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