In seguito al Convegno Feneal Uil Veneto, in cui è stato presentato il rapporto “Dove va l’edilizia in Veneto?, curato da Local Area Network srl, l’assessore regionale Giorgetti si è impegnato ad avviare subito un tavolo di crisi che prepari per il prossimo febbraio gli stati generali della categoria.
Nella discussione si sono affrontati i problemi principali dell’edilizia del Veneto ed è stata individuata una serie di misure per ridare slancio al settore.
- Di fronte alla stretta creditizia, che penalizza tutti gli operatori edili, è necessario avviare un dialogo con gli istituti di credito affinchè venga rivalutato il canale dei finanziamenti affidabili, ma soprattutto per sfruttare il Fondo di garanzia regionale, finora poco sfruttato.
- Deve essere individuato un meccanismo per modificare il patto di stabilità, sbloccando i fondi già stanziati per le piccole opere ed i lavori pubblici già approvati. Tra le altre misure, poi, si dovrebbero rendere operative le direttive europee sui tempi di pagamento (30 giorni).
- Dare nuovo vigore al Piano Casa con una normativa che consenta la costruzione di edifici nuovi in sostituzione di quelli obsoleti.
- Far rispettare le regole con maggiore rigore e allo stesso tempo favorire una loro semplificazione, avviando un’opera di delegificazione che rimane comunque non facile da attuare.
Il rilancio del settore può passare attraverso questi quattro punti e deve puntare sulle nuove filiere che investono sulle qualità dei materiali, sulle tecnologie del risparmio e rinnovamento energetico e sulla domotica, favorendo in questo senso anche la crescita di una nuova occupazione intellettuale.
In allegato l’articolo pubblicato sul Corriere del Veneto del 21 dicembre 2011 (pag. 9)