Imprese ed enti locali potrebbero trovare una boccata d’ossigeno nei prossimi mesi sul fronte del credito.
La giunta regionale del Veneto, infatti, ha deciso nei giorni scorsi di mettere a disposizione circa 50 milioni di euro di ‘spazio finanziario’, grazie al cosiddetto Patto verticale incentivato, previsto dalla Legge di Stabilità 2013. Il plafond sarà così suddiviso:
- 37 milioni e mezzo di euro a favore di 341 Comuni (sono esclusi quelli con popolazione inferiore ai mille abitanti)
- 12 milioni e mezzo a favore delle sette Province. Contestualmente la Regione ha provveduto a rideterminare i propri obiettivi programmatici in termini di competenza finanziaria, riducendoli dello stesso importo.
Con tale delibera la Regione trasferisce risorse a Comuni e Province consentendo loro di spendere quelle che già sono nelle loro casse, ma risultano immobilizzate a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Le amministrazioni potranno così effettuare pagamenti da tempo bloccati e onorare gli impegni assunti con le aziende che attendevano la corresponsione per le opere e i lavori eseguiti, immettendo così nuova liquidità nel sistema economico.
Per quanto riguarda le imprese, invece, il Veneto rilancia i bond per le Pmi. Banche e fondi pensione mettono, infatti, in campo 65 milioni di euro per partire con i tradizionali bond di distretto. Si tratta di obbligazioni territoriali, raccolte con l’impegno di trasformarle in finanziamenti bancari alle imprese locali.