DONNE+: il MATRIARCATO della crisi

La crisi sta rendendo indispensabile l’apporto economico del genere femminile, il secondo stipendio sta diventando per molte famiglie “l’unico”. Istat infatti rileva come siano quasi raddoppiate le famiglie con figli in cui a lavorare è solo la donna.

Nel 2012 381 mila famiglie con figli possono contare solo sullo stipendio “materno”, pari all’8,4% delle coppie con figli, nel 2008 questa tipologia di famiglie costituiva solo il 5% (224 mila). Si tratta di donne che risiedono nel Mezzogiorno, non più giovanissime e con un titolo di studio medio basso.

famiglie mantenute dalle donne

L’inserimento di queste donne nel mercato del lavoro è una “strategia anti crisi delle famiglie”, infatti si registra anche un incremento delle madri in coppia in cerca di occupazione (+39,4% in confronto al 2008). Le donne non cercano lavoro solo perché l’anno perso, ma cresce il numero di donne inattive che rientrano nel mercato del lavoro.

Questo fenomeno del “matriarcato” è già esploso in America e viene denominato “breadwinner”, (procacciatrici di cibo), in Italia può essere un aspetto positivo della crisi in quanto fa crescere l’emancipazione ma continuano a verificarsi fenomeni di segregazione occupazionale e minor rendimento del capitale umano.
Non sta crescendo il lavoro femminile qualificato, a crescere sono le professioni di basso livello nei settori che da sempre caratterizzano l’occupazione femminile (servizi, commercio, turismo).

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