I prodotti vincenti del “Made in Italy”

L’Italia è uno dei soli cinque paesi del G20, con Cina, Germania, Giappone e Corea, ad avere un surplus strutturale con l’estero nei prodotti manufatti non alimentari. Escludendo, l’energia e le materie prime agricole e minerarie, l’industria italiana è tra le più competitive a livello mondiale, con un migliaio di prodotti che occupano i primi tre posti al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero (export – import). Lo rivela il rapporto I.t.a.l.i.a. “Geografie del nuovo made in Italy”, realizzato da Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere e Fondazione Edison.

Il rapporto, pur confermando le difficoltà del mercato interno, evidenzia i comparti (circa 1000) che variamente occupano i primi tre posti a livello mondiale per surplus commerciale (i Paesi che per quella determinata tipologia di prodotto hanno il saldo migliore nel mercato con l’estero).

In tutto sono 235 i prodotti italiani che detengono il primato per saldo dell’export e oltre alle scarpe la pelletteria e gli occhiali da sole ci sono anche i beni del settore dell’automazione meccanica, della gomma e della plastica. In particolare nella top ten dei prodotti made in Italy che risultano al 1° posto della graduatoria internazionale si trovano nell’ordine: le calzature con suola in cuoio naturale (2,7 miliardi), le macchine e apparecchi per imballaggio (2,5 miliardi), le piastrelle di ceramica verniciate o smaltate (2,5 miliardi), le borse in pelle e cuoio (2,1 miliardi), gli  occhiali da sole (1,9 miliardi), la pasta (1,8 miliardi), il cuoio a pieno fiore conciato (1,8 miliardi), le barche e yacht da diporto (1,6 miliardi), e ancora conduttori elettrici, parti di macchine per impacchettare e altre macchine e apparecchi.

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