Il Veneto non ha utilizzato al meglio i fondi Ue messi a sua disposizione nel periodo 2007-2013: secondo l’ultimo report della Corte dei conti, per quanto riguarda il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (il Fesr) il Veneto a fronte di uno stanziamento di 452 milioni presentava al 30 giugno 2012 impegni per 281 milioni (il 62% contro il 94% dell’Emilia Romagna o l’88% della Provincia di Bolzano) e pagamenti per appena 133 milioni (il 29%, addirittura al di sotto della media nazionale del 33,5%). Non va meglio se si guarda al Fondo Sociale Europeo (Fse): 716 milioni stanziati, 457 milioni impegnati (il 63%) e 279 milioni pagati (il 39%).
Secondo i dati aggiornati al 30 giugno 2013 del Ministero per la Coesione territoriale nell’ultimo anno si registra un incremento della quota dei pagamenti 648 milioni, circa il 59% del totale degli stanziamenti per gli oltre 7 mila progetti presentati.
Anche per quanto riguarda i fondi gestiti direttamente da Bruxelles con bandi propri, inerenti per lo più a temi di ricerca e tecnologia, i risultati non sono migliori: tra il 2007 e il 2011 il “sistema Veneto” (Regione, Università, Fondazioni e imprese private) ha attratto a malapena 276 milioni, ossia il 6% di quanto è riuscita a percepire l’Île-de-France, un quarto di quel che si è assicurata la Lombardia e meno di un terzo dell’Emilia Romagna.