Bene l’export dei distretti del Triveneto

A giugno 2013 l’export dei distretti industriali del Triveneto registra un aumento tendenziale dell’1,9%. Soffrono le esportazioni del Friuli Venezia Giulia che da 7 trimestri consecutivi accusano un calo, mentre secondo i dati pubblicati dall’ Osservatorio sui distretti di Intesa San Paolo, positivo risulta l’andamento dei distretti del Veneto e del Trentino Alto Adige che nel periodo aprile-giugno hanno registrato un aumento tendenziale rispettivamente pari al 3,6% e al 5,4%.

Veneto. Per il tredicesimo trimestre consecutivo si registra un risultato positivo con un trend di crescita che nel secondo trimestre del 2013 si allinea alla media italiana (rispettivamente 3,6% e 3,9%). Da sottolineare, comunque, che con le ultime rilevazioni il tasso di crescita si va via via attenuando. Dei 23 distretti veneti monitorati 18 hanno chiuso il trimestre con un segno positivo e di questi 5 hanno realizzato una crescita a doppia cifra: si tratta degli elettrodomestici di Treviso, della calzatura sportiva di Montebelluna, del prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, delle carni di Verona, della ceramica artistica di Bassano del Grappa. In maggior sviluppo i nuovi mercati (+6% la variazione tendenziale nel secondo trimestre del 2013) con Emirati Arabi, Hong Kong, Vietnam, Arabia Saudita e Russia tra i più positivi. Nei mercati tradizionali, invece, l’export è tornato a crescere, seppur lievemente, evidenziando un aumento del 2,2%. Questa inversione di tendenza riflette, soprattutto, i segnali di recupero emersi in Francia, Portogallo e Spagna e il nuovo contributo di Stati Uniti, Regno Unito e Svezia. Rimane ancora fermo l’export verso la Germania.

Friuli Venezia Giulia. Continua, invece, una tendenza negativa : nel secondo trimestre del 2013 le esportazioni in regione segnano un -4,8% con i distretti delle sedie e i tavoli di Manzano, la componentistica e la termoelettromeccanica friulana e il mobile di Pordenone che proseguono con il trend negativo già registrato nelle precedenti rilevazioni. Inoltre, nell’ultimo periodo anche il distretto dei vini del Friuli non ha evidenziato un andamento positivo. Gli altri tre distretti della regione (prosciutto di San Daniele, coltelli e forbici di Maniago ed elettrodomestici di Pordenone) sono andati meglio, riuscendo a conseguire un aumento delle esportazioni intorno al 10%. A livello geografico i distretti friulani hanno ottenuto buoni risultati negli Stati Uniti e in alcuni mercati emergenti del Sud Est asiatico.

Trentino Alto Adige. L’ agro-alimentare e il legno-arredo determinano il buon andamento della regione: il legno-arredo dell’Alto Adige evidenzia un +22,6% tendenziale nel periodo aprile-giugno 2013, i vini di Trento segnano un +10,7% e le mele del Trentino un +12,4). Hanno, poi, leggermente incrementato le esportazioni i vini bianchi di Bolzano (+1,2%) e il porfido di Val di Cembra (+2,2%). Le mele dell’Alto Adige, invece, dopo tre trimestri di crescita a doppia cifra, hanno subito un lieve calo, che tuttavia lascia in territorio positivo la performance complessiva del distretto nel primo semestre dell’anno in corso grazie al buon incremento registrato nel trimestre precedente.

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