Distretti del Triveneto: export in calo

Nel primo trimestre del 2012 l’export dei distretti del Nordest ha segnato una battuta d’arresto (-3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) dopo essere stato in attivo per sette trimestri consecutivi. All’interno di questo risultato ci sono regioni che vanno peggio, come Trentino Alto Adige (-5,6%) e Friuli Venezia Giulia (-9%), mentre il Veneto si ferma a -1,7%. Nel Nordest la crisi sembra accentuarsi maggiormente rispetto ad altre regioni ad alta densità distrettuale come Toscana, Emilia Romagna e Lombardia in cui l’export risulta ancora in crescita (intorno al 5%).

Secondo il Monitor dei Distretti curato da Intesa San Paolo, il peggioramento del quadro congiunturale nel Triveneto si vede anche dal progressivo aumento del numero dei distretti che hanno evidenziato una performance negativa: 14 su 34 nella prima parte dell’anno, con la termomeccanica friulana e l’occhialeria bellunese ad evidenziare le maggiori difficoltà. Allo stesso tempo, tuttavia, si deve segnalare il progresso a doppia cifra dei distretti dell’industria dolciaria di Verona, del vino nell’area tra Conegliano-Valdobbiadene, il sistema moda di Schio-Thiene-Valdagno e delle calzature della Riviera del Brenta. Si aggrava, invece, la crisi congiunturale dei distretti dell’abbigliamento di Treviso, della calzatura veronese e del mobile d’arte bassanese. Per quanto riguarda i mercati di sbocco nel primo trimestre sono scesi in maniera significativa le esportazioni verso i Bric e i nuovi mercati come Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto e Turchia, mentre tiene il mercato europeo con forti crescite in Francia, Germania e Svizzera.

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