DONNE+: è ancora lunga la strada per conciliare maternità e lavoro

Conciliare i figli con il lavoro sembra un’impresa impossibile almeno per le madri. In Italia solo il 56% delle madri tra 25-54 anni lavora contro l’88% dei padri, se lavorano hanno orari ridotti e retribuzioni più basse. Eppure in molti paesi europei con supporti alla famiglia reali la situazione è diversa: in Svezia l’81% delle donne con 3 figli risulta occupata.

CHI ECCELLE
Spiccano positivamente Svezia e Danimarca seguite a ruota da Finlandia e Paesi Bassi. In questi paesi il tasso di occupazione femminile è molto alto, nei primi non varia alla presenza-numerosità di figli, ma anche in Finlandia e nei Paesi Bassi, nonostante vi sia una riduzione dovuta alla presenza dei figli, questa risulta essere inferiore a quella media europea e porta a tassi di occupazione comunque molto alti (67,9 e 70,5). Il part-time è una scelta volontaria e non determinata dalle dinamiche del mercato.

I PEGGIORI
Fanalino di coda sono Grecia, Italia, Spagna e Malta dove il tasso d’occupazione è molto basso, ben al di sotto degli standard europei. In Grecia le donne che lavorano sono sempre poche, la presenza o meno di figli non cambia di molto i valori raggiunti (con un tasso che oscilla tra il 53 e il 55 e che solo quando il numero di figli è molto alto cala al 48,9). Italia e Malta hanno un andamento abbastanza simile con una diminuzione delle donne che lavorano all’aumentare del numero di figli, la percentuale di part time è media ma in Italia nel 54% dei casi non rappresenta una scelta volontaria, stessa situazione per la Spagna.

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