Pa.Tre.Ve.: riprendono i lavori

Si torna a parlare di città metropolitana e in particolare di Pa.Tre.Ve. Entro il primo gennaio 2014, infatti,  le città di Padova, Venezia e Treviso dovranno deliberare sull’adesione alla costituzione della PaTreVe; poi, sulla base dell’atto formale presentato dai tre capoluoghi di provincia, sarà il Parlamento ad approvare i necessari provvedimenti legislativi per dare il via libera al processo di aggregazione urbano. L’appartenenza dei tre sindaci dei comuni capoluogo alla medesima forza politica e la conferma, nell’agenda politica del nuovo Governo, dell’abolizione delle Province potrebbe dare la spinta decisiva per favorire il processo di riordino del territorio.

Obiettivo. L’obiettivo dichiarato è razionalizzare e ottimizzare i servizi (primi fra tutti il trasporto locale e la raccolta dei rifiuti), valorizzare il tessuto produttivo e turistico, condividere idee e contenuti dei parchi scientifici e della ricerca.

Le categorie economiche. Anche le categorie economiche sono favorevoli alla realizzazione del progetto indicando alcune priorità di intervento:

  • completare la metropolitana di superficie (sfmr)
  • collegare la rete ferroviaria ai grandi corridoi europei, alle linee del Nord-Ovest ed all’aeroporto Venezia-Treviso,
  • ridurre il traffico sulle strade, creando un’azienda unica dei trasporti pubblici.
  • estendere la diffusione della banda larga su tutto il territorio,
  • puntare ai finanziamenti europei 2020 (sotto questo aspetto facendo riferimento ad un territorio più ampio si auspica di poter essere maggiormente competitivi nella ripartizione delle risorse messe a disposizione dalla UE).

I detrattori. Se da una parte si auspica un concreto passo in avanti per la costituzione dell’area metropolitana dall’altra, invece, il progetto continua a suscitare più di una qualche perplessità per la mancanza di una base legislativa su cui costituire il nuovo ente sia dal punto di vista istituzionale, sia dal punto di vista amministrativo. Soprattutto, a detta dei più scettici, non è chiaro che cosa cambierà per i cittadini, in termini di miglioramento dei servizi e di tagli ai costi dell’amministrazione.

Venezia città metropolitana. Anche per quanto riguarda la città metropolitana di Venezia, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2014, allo stato attuale si intravedono più ombre che luci: la staticità della conferenza dei sindaci metropolitani di Venezia, che deve scrivere lo statuto e decidere come si elegge il sindaco metropolitano, si è riunita una sola volta nel novembre scorso e non è mai più stata riconvocata e allo stato attuale mancano ancora gli accordi sulle regole di funzionamento del nuovo soggetto istituzionale (commissioni e relativa rappresentanza dei territori e dei partiti, votazioni a maggioranza semplice o qualificata).

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