Le regioni italiane perdono in competitività

L’indice 2013 sulla competitività delle regioni europee pone al 1° posto Utrecht (Olanda), seguita dall’area di Londra, dal Berkshire – Buckinghamshire – Oxfordshire (Gran Bretagna), da Stoccolma e dal Surrey (ancora in Gran Bretagna).

La classifica, elaborata dalla Commissione Ue sulla competitività, e’ stata stilata tenendo conto di diversi fattori: istituzioni, stabilità macroeconomica, infrastrutture, sanità e istruzione di base. Nessuna delle regioni italiane e’ stata ‘promossa a pieni voti’ in almeno uno di questi capitoli.

Nel ranking generale le regioni italiani sono fuori dalla top 100: la Lombardia è al 128° posto, poi arrivano l’Emilia Romagna (143°) e il Lazio (145°). Il Nordest è ancora più indietro, col Friuli Venezia Giulia che “batte” il Veneto piazzandosi al 157° contro il 158° del Veneto.

I confronti con la precedente classifica (2010) non sono omogenei dato l’aggiornamento di alcuni indicatori e perché nella nuova graduatoria sono state considerate anche le regioni della Croazia, ma è evidente il peggioramento della competitività italiana nell’ultimo biennio: la Lombardia nel vecchio indice si trovava a quota 95, l’Emilia Romagna a 121, il Lazio a 133, il Veneto a 146.

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