L’Agenzia delle Entrate, grazie all’incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), ha svolto un’attività di monitoraggio in tutto il territorio nazionale con risultati rilevanti per unità non censite e per le rendite presunte. In tutto in Veneto sono state rilevate oltre 62 mila case non registrate al catasto e in rapporto al numero di abitanti (12,6 per mille residenti) la regione presenta uno dei risultati migliori a livello nazionale collocandosi dietro solo a Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria e Friuli-Venezia Giulia.
In Veneto vale più di 42 milioni di euro la somma delle rendite catastali che sono state associate agli immobili accertati e registrati nelle proprie banche dati. In particolare, 30 milioni di euro sono le rendite definitive, cioè attribuite dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto, mentre raggiungono il valore di 12 milioni di euro quelle presunte, cioè attribuite d’ufficio. Tali rendite fanno riferimento a 25 mila immobili non accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012, giorno in cui si è chiusa l’attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati.
A livello provinciale Treviso risulta l’area con il dato più elevato per quanto riguarda sia le unità immobiliari (37% del totale) sia per quanto riguarda l’entità della rendita catastale complessiva: oltre 13 milioni di euro. Segue la provincia di Verona, con 9,5 milioni di euro, e oltre 11 mila nuove unità accertate.