Nella graduatoria dei ventisette Paesi UE, l’Italia occupa ancora una posizione di ritardo in tema di dispersione scolastica. Secondo un focus elaborato dal MIUR, l’Italia nel 2012 si colloca nella quart’ultima posizione, subito dopo il Portogallo, con un incidenza dei giovani in possesso della sola licenza media e non più in formazione pari al 17,6% contro una media UE del 12,8%.
A livello regionale la situazione è eterogenea: il Molise è l’unica Regione ad avere raggiunto il target europeo (10% entro il 2020), con un valore dell’indicatore pari al 9,9%. Il fenomeno dell’abbandono scolastico continua a interessare in misura più sostenuta il Mezzogiorno, con punte del 25,8% in Sardegna, del 25% in Sicilia e del 21,8% in Campania.
Per quanto riguarda il Veneto nel 2012 il dato si ferma a 14,1%, ma secondo gli ultimi dati diffusi dal Sistema Statistico Regionale la quota di ragazzi che lasciano la scuola prematuramente nel 2013 si attesta al 10,3% contro il 18,1% del 2004, raggiungendo in pratica il target europeo del 10%.
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