Nel primo quadrimestre 2015 sono aumentati, rispetto al corrispondente periodo del 2014, le assunzioni a tempo indeterminato (+155.547), sono cresciuti anche i contratti a termine (+44.817), mentre sono diminuite le assunzioni in apprendistato (-11.685). Secondo il rapporto dell’Inps “OSSERVATORIO SUL PRECARIATO” l’aumento complessivo delle nuove assunzioni è di 188.679 unità e nello stesso periodo diminuiscono di 79.988 unità le cessazioni, per cui il saldo netto dei rapporti di lavoro è pari a 268.667 unità.
L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale in Friuli-Venezia Giulia (+ 75,3%), in Umbria (+ 59,4%), nelle Marche (+ 50,6%), nel Piemonte (+ 48,3%), in Emilia-Romagna (+ 47,7%), nel Trentino-Alto-Adige (+ 41,1 %), in Veneto (+ 40,0%), in Liguria (+ 39,7%), in Sardegna (+ 38,7 %), in Lombardia (+ 34,8%) e in Toscana (+ 34,6%).
Il Veneto, dunque, si conferma tra le regioni più dinamiche con un saldo delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato di circa 4.000 unità nel primo quadrimestre 2015 e in generale nei primi quattro mesi dell’anno il saldo delle posizioni lavorative complessive supera quota 40.000.
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