Per quanto riguarda il FEARS (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), il termine ultimo per gli impegni di spesa è il 31 Dicembre 2015 ma l’Italia, a fronte di una dotazione di 8,9 miliardi di provenienza UE e 17,6 miliardi di cofinanziamento nazionale, ha ancora 1,4 miliardi da impegnare, pari al il 15%. Il mancato impegno di spesa, comporterà la perdita di un finanziamento cruciale per lo sviluppo del sistema agricolo e rurale italiano. Non c’è omogeneità nelle performance regionali: mentre il Veneto guida la classifica assieme alla Lombardia con il 5% circa di risorse ancora da impegnare, pari a 24,6 milioni, nelle regioni del sud le quote non spese arrivano al 20%. È quanto risulta dai dati aggiornati al 30 Giugno su elaborazioni di Rete Rurale.
Contemporaneamente, le regioni si trovano impegnate nell’approvazione dei POR relativi al FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) relativi agli stanziamenti del nuovo programma 2014-2020. I programmi regionali di Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna sono stati approvati dalla commissione UE in questi giorni, mentre per quello del Veneto, che ha una dotazione complessiva di 372,2, milioni di euro bisognerà attendere la fine di Luglio.
È ufficiale anche l’attuazione del PON Metro, dedicato specificatamente a 14 città metropolitane italiane, fra cui Venezia. L’ammontare a disposizione è di 892 milioni di euro, di cui 588 di provenienza UE mentre la parte rimanente è di competenza nazionale. Questi fondi andranno utilizzati principalmente per l’offerta ai cittadini di servizi digitali interattivi, rendere interoperativi i sistemi informativi comunali, ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 e la riabilitazione di alloggi per chi è in difficoltà.