Le Comunità montane continuano a sopravvivere

Il Consiglio Veneto ha approvato il progetto di legge che proroga oltre il 31 dicembre 2012 e fino alla costituzione dell’Unione Montana, il termine entro cui i Comuni potranno esercitare le funzioni associate tramite le Comunità Montane. Di questi soggetti istituzionali in Veneto se ne contano 19, interessano 171 comuni per quasi 500mila abitanti e per il 2012 la Regione Veneto ha previsto un costo pari a 1,7 milioni di euro per il funzionamento di tali enti.

Le Unioni Montane, secondo il provvedimento della spending review, avrebbero dovuto sostituire dal 1° gennaio 2013 le ”vecchie” Comunità Montane e, oltre a mantenere le funzioni del vecchio organismo, avrebbero dovuto favorire la fusione dei comuni data la peculiarità del territorio e le sue specificità. Ora si è deciso di “congelare” il nuovo soggetto istituzionale e proseguire fino a data da destinarsi con le Comunità Montane i cui comuni, secondo un emendamento approvato dal Consiglio, potranno svolgere l’esercizio “associato”, anche obbligatorio, di una o più funzioni fondamentali, mediante convenzione con altri comuni, anche non montani e non necessariamente appartenenti alla medesima Unione.

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